Gonadotropine LH FSH
Concentrazioni ormonali ridotte, invece, possono essere dovute a patologie dell’ipotalamo o dell’ipofisi. Da notare che il calo di HCG nel sangue materno si verifica in contemporanea con l’aumento di produzione – sempre a livello placentare – di progesterone. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico.
Gonadotropine
LH favorisce l’ovulazione, dunque la liberazione della cellula-uovo matura dal follicolo. Il corpo luteo residuo produrrà, invece, progesterone, un ormone che permette l’impianto dell’uovo fecondato ed è utile per il mantenimento della gravidanza. L’ormone follicolo-stimolante (FSH, follitropina) viene prodotto dall’adenoipofisi che stimola l’ovulazione nella donna e la spermatogenesi nell’uomo. Una volta secreti, LH e FSH sono trasportati dal sangue sino alle cellule bersaglio, dove ad attenderli vi sono specifici recettori di membrana. Interagendo con essi, innescano una serie di eventi biochimici e metabolici che si differenziano a seconda dell’organo interessato.
- La sua attività è controllata da una regione del cervello chiamata ipotalamo, attraverso un fine meccanismo regolatorio che si avvale di sostanze ormonali.
- Le gonadotropine sono ormoni che regolano l’attività dei testicoli nell’uomo e delle ovaie nella donna.
- Una produzione ectopica di gonadotropine (in genere hCG) può essere sostenuta da germinomi di tipo non seminoma,carcinomi polmonari, epatomi e altri tumori.
- Le gonadotropine sono secrete dall’ipofisi anteriore o adenoipofisi, una piccola ghiandola della grandezza di un fagiolo situata alla base del cranio.
- I dosaggi di questi ormoni possono essere richiesti anche per bambini e bambine, nelle eventualità in cui i segnali dello sviluppo non siano coerenti con la loro età anagrafica, in presenza quindi di uno sviluppo troppo precoce o, al contrario, tardivo.
In base a tali considerazioni, Tamoxifene la determinazione della beta-hCG può essere utilizzato con la valenza di marcatore tumorale. Dal punto di vita strutturale, si tratta di un eterodimero, cioè una molecola formata dall’unione di due subunità – alfa (α) e beta (β) – di natura chimica differente. Tali molecole, proteine eterodimeriche, hanno in comune una catena di 92 amminoacidi detta subunità α, mentre differiscono per l’altra catena polipeptidica detta subunità β.
Gonadotropina
L’LHRH e le gonadotropine compaiono nel feto verso la decima settimana di gestazione. Nei primi tre mesi dopo la nascita l’LHRH provoca un vivace aumento delle gonadotropine. Con l’inizio della pubertà aumenta la sensibilità all’LHRH e compare, inizialmente durante il sonno, la secrezione pulsatile di LH. Più avanti nella pubertà e negli anni fertili la pulsatilità è presente durante il giorno, con una risposta dell’LH all’LHRH maggiore di quella dell’FSH. Dopo la menopausa l’FSH e l’LH aumentano e i livelli di FSH sono più elevati di quelli dell’LH. Tuttavia, l’infusione continua di LHRH o di suoi analoghi inibisce la liberazione di LH e FSH.
Nella donna, l’FSH è in grado di favorire la crescita dei follicoli nelle ovaie fino a quando uno dei follicoli è pronto, anche in relazione alla maturazione e differenziazione della cellula uovo che contiene. Nel follicolo maturo, vi è grande quantità di liquido estrogenico, per cui il tasso di estrogeni nel sangue della donna, nel momento della rottura del follicolo, arriverà al massimo. Le gonadotropine sono ormoni che regolano l’attività dei testicoli nell’uomo e delle ovaie nella donna. Tra gli uomini, alte concentrazioni di Fsh e Lh possono essere dovute a condizioni cliniche che coinvolgono i testicoli quali traumi, infezioni, radiazioni, ma anche patologie autoimmuni, deficit dello sviluppo dei genitali, anomalie dei cromosomi, chemioterapia o tumori. Nelle donne in gravidanza, la gonadotropina corionica umana è prodotta in quantità aumentate a partire dall’impianto dell’ovulo fecondato nell’endometrio.
Come detto, le gonadotropine servono a regolare l’attività riproduttiva delle ovaie e dei testicoli e stimolano la produzione di estrogeni e progesterone. Nella donna, l’ormone follicolo stimolante induce lo sviluppo dei follicoli ovarici. Quando la donna è in età fertile, in occasione del ciclo mestruale, ogni 28 giorni circa, matura un follicolo ovarico che produce estrogeni, gli ormoni che regolano la fecondità femminile. Anche la fase ovulatoria è stimolata dall’ormone luteinizzante e consiste nella liberazione dal follicolo dell’ovocita, che a questo punto può essere fecondato. Il corpo luteo che rimane, invece, produrrà un altro ormone fondamentale per l’impianto dell’ovocita e il sostegno della gravidanza, ovvero il progesterone. Per quanto riguarda gli uomini, l’ormone follicolo stimolante induce il processo che porta allo sviluppo degli spermatozoi, mentre LH stimola la produzione di testosterone.